Notizie da salvare (forse...) Maggio 1999
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5 Mag 99
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RUBAVA NELLE AUTO: SEI MESI DI CARCERE PER NIPOTE REAGAN
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VAN NUYS (CALIFORNIA), 5 MAG - Il nipote dell'ex presidente Ronald Reagan è stato condannato a sei mesi perché scoperto a rubare nelle auto. Cameron Reagan, 20 anni, ha ammesso di aver rubato nel novembre scorso, per mangiare, quando viveva come un barbone alla periferia Los Angeles. Il suo avvocato ha detto che il giovane era stato cacciato da casa dai genitori perché non riusciva a trovare lavoro. Condannato inoltre a tre anni di libertà vigilata. (ANSA-REUTERS) LAV 05-MAG-99 06:00 NNNN
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6 maggio 1999 - pag. 8
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TRIO PACIFISTA COL "FAI DA TE" PER SOTTOMARINI ATOMICI
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PRESTON - Tre pacifisti di nazionalità svedese sono stati arrestati all'interno di un cantiere navale top-secret con addosso il manuale intitolato "Come disarmare in sicurezza un sottomarino nucleare Trident"; la Corte di Preston si occupa del caso da ieri. Anika Spalde (29 anni casalinga), Ann-Britt Sternfeld (38 anni scrittrice) e Stellan Vinthagen (33 anni ricercatrice universitaria) hanno tuttavia rigettato l'accusa di aver avuto l'intenzione di danneggiare il cantiere di massima sicurezza di Barrow-in-Furness, nella Cumbria. I fatti risalgono al settembre scorso. Il processo prosegue.
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11 maggio 1999 16:47.34
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BULGARIA: PETROLIO NEL DANUBIO
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Ancora petrolio nelle acque del Danubio: è stato rilevato alle 7.30 di stamani alla confluenza del Timok (al km 840): lo afferma Boyan Tsolov, responsabile dell'ispettorato regionale ambiente ed acque della Bulgaria nordorientale. La macchia è il quattordicesimo riversamento di petrolio nel fiume dall'inizio delle operazioni militari in Yugoslavia; è lunga due chilometri, larga 150 metri e molto densa. Dovrebbe disperdersi in macchie più piccole a causa della piena.
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11 maggio 1999 21:31.21
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PETROLIO NEL DANUBIO: LA CENTRALE DI KOZLODOUI REGGE
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Le preoccupazioni circa i rischi degli spandimenti di petrolio nelle acque del Danubio per la sicurezza dell'impianto nucleare di Kozloduy sono infondate secondo Georgi Kaschiev, presidente del comitato bulgaro per l'impiego civile del nucleare, come ha dichiarato alla Bta. "Abbiamo preso tutte le precauzioni necessarie", ha scritto Kashiev in risposta all'allarme lanciato dall'esperto britannico John Large ed a notizie della stampa russa sulla possibilità di incidenti alla centrale, cui la Bbc ha dato molto rilievo. Le macchie di petrolio nel Danubio, per il londinese Sunday Herald, terrorizzano il personale tecnico della centrale, la cui preparazione professionale viene definita dal quotidiano inglese "poco migliore di una squadra di contadini". "Al comitato non risulta proprio nessun esperto britannico di nome John Large", ha concluso Kaschiev, "e questa persona non è stata interpellata né dal governo né da noi". 18:22:17 11-05-1999
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12 mag 99
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VEDOVA SPARA A DIRIGENTE DEL COMUNE
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LISSONE (MILANO), 12 MAG - Michelina Maimone, 68 anni, vedova e pensionata, da tempo protestava con il Comune. Stamani la donna si è barricata nell'ufficio Urbanistica e, presa una pistola calibro 6 dalla borsetta, ha iniziato a sparare. Il quarto proiettile ha raggiunto Paolo Piazza, 36 anni, alla spalla sinistra. Un dipendente dell'ufficio, ex vigile urbano, l'ha disarmata e la donna, raggiunto il piano terra, è stata fermata dalla portinaia, che ha tentato di calmarla. La pensionata le ha sferrato un ceffone, causandole la lesione di un timpano. (ANSA) N06-VO/GT 12-MAG-99 15:40 NNNN
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14 maggio 1999 18:46.41
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LA RADIOATTIVITÀ IN BULGARIA NON VARIA
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Nonostante notizie circa l'incremento della radioattività nell'aria della Bulgaria occidentale e dei paesi viciniori, il comitato per l'impiego civile del nucleare e le trecentoventotto centraline di monitoraggio della Protezione Civile non hanno registrato un aumento dei raggi gamma. Sulle particelle alfa si stanno facendo accertamenti. Il comitato bulgaro non può commentare notizie di stampa sulla presenza nella zona macedone in aprile di radiazioni alfa otto volte più che in marzo. Tra il 26 aprile e il 10 maggio il comitato ha infatti inoltrato tre richieste ufficiali alle competenti autorità macedoni senza che abbiano tuttavia ancora risposto. Il comitato della Bulgaria, citando il comitato per l'energia greco, afferma che in Grecia non c'è alcun aumento né di raggi gamma né di particelle alfa. Anche il comitato rumeno, che testa il contenuto dell'aria da quando sono iniziate le operazioni della Nato, non rileva contaminazioni.
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17 maggio 1999
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NAVI TURCHE AVVICINANO ISOLA GRECA
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Un'imbarcazione della guardia costiera turca e un'altra nave della marina militare turca hanno tentato di raggiungere l'isola greca di Imia, nell'Egeo Sud-Est, questa mattina alle 11.30, ma sono state respinte dalla guardia costiera greca. Due turchi, buttatisi in acqua, hanno tentato di raggiungere la riva a nuoto ma, fallito il tentativo, sono stati issati a bordo della nave della guardia costa turca. Il portavoce del governo greco, Dimitris Reppas, riferendosi all'episodio ha aggiunto che non fa che avvelenare le relazioni greco-turche ed avrà ripercussioni negative sui rapporti bilaterali in essere. (MAKEDONIKO PRAKTOREIO EIDHSEON)
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20 Maggio 99
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BOLLETTINO DI GUERRA
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Almeno sette persone sono morte e 20 sono rimaste ferite durante l'attacco Nato del 19 maggio contro la Jugoslavia. Durante il giorno, la Nato ha bombardato diversi obbiettivi nelle regioni di Kosovo, Metohia e Raska, compresa Bujanovic. La zona industriale di Gnjilane è stata bombardata alle ore 10.15. Durante quest'attacco ha perso la vita Dzevad Ademi, operaio dell'impresa edile Binacka Morava. Morte anche Gorica Cvijanovic, Djurdja Savic e Vesna Cvetanovic, addette alla mensa aziendale dell'industria alimentare Mladost. Il corrispondente della Beta a Gnijlane riporta di 11 feriti complessivamente, sette dei quali in condizioni gravi; la stampa di Belgrado parla invece di 19. Tutte le strutture della Binacka Morava sono state rase al suolo, così come sono state distrutte ruspe, rulli compressori, rimorchi e altri macchinari da costruzione. Il Media Center di Pristina annuncia la morte di due prigionieri, il ferimento di una guardia e di altri due prigionieri durante l'attacco sferrato sulla prigione di Istok. Tre padiglioni del penitenziario di Dubrava, compreso l'edificio centrale, sono stati colpiti da tre missili alla 1.15 del giorno. Poco prima di allora, la Nato colpiva con tre missili la periferia di Pec. E' stato colpito il Park Hotel, nel centro dell'abitato; era già stato evacuato, con l'eccezione di un unico guardiano, morto nel bombardamento. Nel frattempo, bombe cadevano sulla zona residenziale Belacevac, nel comune di Polje e, qualche tempo più tardi, quattro missili raggiungevano la zona residenziale di Pomazetin. Fonti di stampa riportano di sette missili sganciati, tra le 9.23 e le 9.36, sulla zona residenziale di Zagradska Hora, nel comune di Prizren; durante questo attacco diverse dozzine di abitazioni civili sono state ridotte in cumuli di rovine. Le stesse fonti riportano che, durante ripetute incursioni tra le 9.55 e le 10.36 (sempre del mattino), aerei Nato hanno lanciato altri cinque missili colpendo un'area nei pressi di un mercato periferico di Prizren. Nel pomeriggio è stata bombardata l'area di Gora, nel Kosovo. Raska, attaccata tra le 1.11 e le 2.58 del pomeriggio, ha subito il bombardamento più pesante mai avvenuto.
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25 maggio 1999 18:52.22
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BULGARIA: RISULTATI DI UN SONDAGGIO
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L'opinione pubblica della Bulgaria condanna sia gli attacchi Nato contro la Jugoslavia che la politica serba di pulizia etnica nel Kosovo: questo il responso del sondaggio condotto tra il 4 e l'11 maggio dal Centro Nazionale Demoscopico bulgaro. Il 70% degli intervistati disapprova i bombardamenti e grosso modo la stessa percentuale condanna infatti la politica di Milosevic. Sull'Uck, il 42% gli nega l'appoggio mentre il 40% non saprebbe rispondere. Il 47% sostiene che la Bulgaria non deve più accettare profughi.
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27 maggio 1999 - edizione delle ore 15.30
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IL PRESIDENTE JUGOSLAVO MILOSEVIC...
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...è ufficialmente incriminato per omicidi, deportazioni ed esecuzioni nel Kosovo. Incriminato anche il presidente serbo Milutinovic. La Jugoslavia non riconosce l'azione del tribunale; Russia e Cina criticano fortemente la decisione, un passo che, dicono, può complicare il negoziato. I colloqui tra Russia, Stati Uniti e Unione Europea sul Kosovo si sono conclusi da mezz'ora. L'emissario di Mosca Chernomyrdin sta partendo per Belgrado, dove incontrerà Milosevic. Mezz'ora fa nella capitale della Repubblica Federale di Jugoslavia è tornato a suonare l'allarme aereo.
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